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Lara Croft and the Temple of Osiris

Lara Croft and the Temple of Osiris - Hands-on

Un breve ma intenso assaggio della nuova avventura isometrica firmata da Crystal Dynamics, che si prepara a scaldare le nostre serate d'inverno in compagnia degli amici.

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Lo ammettiamo: stiamo ancora cercando di digerire il colpo basso inflitto da Crystal Dynamics alla Gamescom 2014, quando ha annunciato l'esclusività (temporale) di Rise of the Tomb Raider, sulle console di casa Microsoft. A non digerire la notizia è prevalentemente il nostro lato adolescenziale, quello che ha ingurgitato ore e ore di Tomb Raider sulle vecchie console di casa Sony, e che ancora non accettato del tutto questo "alto tradimento" da parte dell'impavida archeologa.

Per non lasciare scontenti e completamente a bocca asciutta gli utenti PlayStation, lo studio con base in California ha deciso di confezionare un secondo capitolo/spin-off completamente next-gen a tema Tomb Raider, Lara Croft and the Temple of Osiris, che segue le fila del suo acclamato predecessore, Lara Croft and the Guardian of Light, del 2010. E se il boccone proposto vi appare poco sostanzioso, iniziate pure a ricredervi. Dopo la nostra (breve) sessione hands-on negli uffici di Square Enix, siamo convinti che Lara Croft and the Temple of Osiris possa diventare una valida alternativa ad una birra in compagnia al venerdì sera, se decidete di condividere l'esperienza con altri tre amici, seduti comodamente seduti sul divano di casa, per combattere l'apatia nelle sere d'inverno.

Lara Croft and the Temple of Osiris

Rispetto al precedente capitolo, Lara Croft and the Temple of Osiris mantiene invariati due aspetti fondamentali: la visuale isometrica e una componente cooperativa davvero importante (quella che lo stesso studio definisce "co-opetition"), allargando tuttavia il roster dei giocatori da due a quattro. Protagonisti di questa nuova avventura sono, ovviamente, Lara Croft, un altro archeologo avventuriero, Carter, e le due divinità egizie Iside e il figlio Horus. Ciascuna coppia di personaggi è caratterizzata da abilità peculiari: Carter e Lara, infatti, sono dotati entrambi di armi e di un rampino, quest'ultimo che permette sia a loro sia agli altri due personaggi di spostarsi lungo lo scenario, utilizzando il cavo metallico per raggiungere luoghi per loro altrimenti irraggiungibili, ma anche per attivare alcuni meccanismi.

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Analogamente, Iside e Horus hanno proprie competenze specifiche, come l'abilità che genera bolle di luce viola, che gli altri due personaggi possono utilizzare per raggiungere altezze considerevoli, ma anche per proteggere dagli attacchi i due avventurieri, oltre a lanciare potenti attacchi dai loro bastoni magici. Come dicevamo in apertura, uno degli aspetti fondamentali su cui verte il gioco è il suo essere fortemente basato sulla collaborazione tra i giocatori. Durante la nostra sessione hands-on in compagnia di altri colleghi, non ci sono stati mai momenti di silenzio tra noi. C'era sempre qualcuno che chiamava un altro per ricevere aiuto, per offrire consigli su cosa fare, per apportare il proprio sostegno alla squadra. In un'atmosfera che ricordava quella di un Suk, abbiamo saltato insieme, attivato meccanismi, sconfitto orde di nemici e l'immancabile boss di fine livello, che si frapponevano tra noi e la meta. Noi quattro, insieme.

Lara Croft and the Temple of Osiris

Ma non solo collaborazione. Come dicevamo poco fa, Lara Croft and the Temple of Osiris è caratterizzato da questa insolita formula definita "co-opetition", in cui, se è vero che il fulcro del gioco è quello di raggiungere insieme un traguardo e collezionare oggetti e armi che verranno condivisi tra i quattro personaggi, non manca tuttavia una componente competitiva tra i giocatori. Alla fine di ciascuna area, a conclusione del livello, verrà infatti stilata una classifica sulla base dei singoli punteggi ottenuti nella nostra missione, che - seppur si limiti alla pura e semplice "gloria" per il vincitore - decreterà comunque la migliore performance del livello.

C'è solo un aspetto che ci lascia perplessi dalla nostra esperienza con Lara Croft and the Temple of Osiris, e riguarda la confusione che involontariamente si genera sullo schermo, quando ci troviamo nel vivo dell'azione. E' infatti facile perdere traccia del nostro personaggio, soprattutto quando siamo impegnati in qualche combattimento con i nemici, a causa dei colori poco definiti sia dei personaggi sia dello scenario, e anche se ciascun carattere è segnalato da un pratico cerchio colorato per differenziarsi, perderlo di vista (e vederlo poi morire) è praticamente inevitabile. Avendo provato solo un livello, preferiamo mettere da parte le nostre perplessità per il momento e rimandare le nostre riflessioni a quando avremo tra le mani il gioco completo.

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Divertente, caotico, frenetico. Lara Croft and the Temple of Osiris ha tutte le carte in tavola per offrire un'esperienza cooperativa dal retrogusto arcade davvero interessante. I ragazzi di Crystal Dynamics hanno saputo ancora una volta dimostrare il loro talento, mettendo a punto un titolo con del potenziale e che, molto probabilmente, sarà uno dei titoli di punta del prossimo Natale, visto che il gioco è atteso su PC, PS4 e Xbox One il prossimo 9 dicembre. E chissà se, tra un panettone e un'abbuffata natalizia, non ci troveremo ad affrontare le oscure tombe egizie in compagnia del nonno o di quell'insopportabile cugino spaccone, che ci tocca vedere a tavola tutti gli anni.

Lara Croft and the Temple of Osiris

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PREVIEW. Scritto da Fabrizia Malgieri

A poche settimane dal lancio ufficiale, Square Enix ci ha invitato a provare un ulteriore assaggio del nuovo titolo di Crystal Dynamics, che ancora una volta ha dimostrato di essere un titolo davvero promettente in termini di divertimento.



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