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Zombie Vikings

Zombie Vikings - Impressioni hands-on

Quattro guerrieri vichinghi leggendari tornano dal regno dei morti.

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Se siete cresciuti giocando con i videogiochi degli ultimi anni '80 e dei primi anni '90, ci sono sicuramente dei generi di cui non potete fare a meno. I titoli a scorrimento laterale beat 'em up rientrano sicuramente in questa categoria. Double Dragon, Final Fight, Streets of Rage, Golden Axe, Turtles in Time sono grandi esempi di un genere che al solo ricordo ci fa sprofondare nella nostalgia. Ma un genere non può vivere esclusivamente sulla nostalgia, e come dimostrato da Castle Crashers di The Behemoth, c'è ancora spazio per le innovazioni e per nuove idee in quel frangente.

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Zoink Games sicuramente non è lo studio più conosciuto in questo particolare genere videoludico, ma il loro nuovo progetto, Zombie Vikings, è un esperimento in questo senso, dopo aver raccolto il successo di critica e pubblico con titolo di avventura come Stick it to the Man su varie piattaforme, tra cui Steam, PS4 e PS Vita . Zombie Vikings è un passo in avanti piuttosto folle, e giocare è un'esperienza altrettanto surreale.

La storia prende spunto dalla tipica mitologia norrena. Loki, come sempre, continua a farsi riconoscere per le sue pessime azioni e ha rubato l'occhio di Odino. E cosa fa Odino per riuscire a rientrare in possesso del suo occhio? Semplice: resuscita quattro guerrieri vichinghi leggendari dal mondo dei morti affinché vengano messi al suo servizio. E da qui, ovviamente, il titolo e, come avrete intuito, per la prima volta giocheremo nel ruolo dei non-morti, che combattono contro gli esseri viventi. Un bel cambiamento di ritmo, che porta con sé un sacco di meccaniche interessanti. Dal momento che siete già morti, se perdete la vostra salute non è necessariamente una cosa negativa. Inoltre, questo status di non-morto permette alcune tattiche co-op davvero particolari, come ad esempio la possibilità dare vita ad un gigantesco "spiedo di zombie", infilzando il vostro compagno zombie con un'arma e facendolo roteare.

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Zombie Vikings

Klaus Lyngeled, direttore creativo di Zoink Games, ci ha raccontato quanto segue in un'intervista dopo il nostro hands-on:

"La storia ci vede attraversare dieci mondi diversi, in cui saremo impegnati nella ricerca dell'occhio [mancante e che appartiene a Odino], ma anche scoprire cosa succede ai diversi personaggi. Abbiamo dieci mondi diversi, con circa tre-tre livelli ciascuno... abbiamo circa trenta livelli al momento. Al momento, il gioco dura circa una decina di ore".

"Ma abbiamo anche fatto delle aggiunte. Abbiamo il gameplay di base, con cui è possibile completare la storia, ma ci sono anche missioni secondarie a cui è possibile partecipare (ma anche saltare)... Sono missioni extra che permettono fondamentalmente di ottenere più armi, o guadagnare più monete e ottenere premi extra nel gioco".

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Ci sono quattro vichinghi zombie tra cui scegliere. Il nostro preferito, al momento, è Seagurd che mette a segno un letale pugno con il suo animale domestico, il calamaro InkyPinky, che contemporaneamente emette inchiostro e si avventa con i suoi tentacoli sul nemico. C'è anche il tank super massiccio Gunborg, un personaggio in stile Pippi Calzelunghe chiamato Caw-kaa e Hedgy che purtroppo non abbiamo avuto il tempo di provare.

Ciascun personaggio offre parecchia novità, ma forse è il modo in cui si combinano tra loro a fare la differenza in Zombie Vikings. Se vi capita di perdere la testa (succede, siete non morti, dopo tutto) un altro giocatore può infilzare la testa e voi (in quanto giocatore senza corpo) potete vomitare acido putrido addosso ai nemici. Non mancheranno ovviamente incidenti esilaranti, in quanto poi gli altri giocatori hanno il compito di rimettere di nuovo insieme testa e corpo.

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Ci sono un sacco di livelli e missioni secondarie a cui prendere parte qui, e lo stile artistico certamente motiverà la dinamica Hack and slash nei confronti di Loki. Se da una parte ci siamo divertiti tantissimo con Zombie Vikings, non sono mancate delle perplessità dopo il nostro hands-on. L'eccellente stile grafico e la quantità di colori, soprattutto nei livelli più frenetici, non ha mancato di creare non poca confusione sullo schermo, e resta da capire come questa cosa - quanto si gioca in più giocatori - influisca sulla giocabilità del titolo.

Magari è solo questione di abitudine o probabilmente verrà risolto con una leggera variazione del character design, ma comunque - anche se caotico - il gioco ci è piaciuto un sacco. C'è ancora tempo per apportare delle modifiche, dal momento che il lancio è previsto per il mese di luglio (su Steam e PS4 - a cui seguiranno altre piattaforme).

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